Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english “Signori presidenti, onorevoli senatori e deputati, mi trovo qui in questa assemblea per reiterare il messaggio di fratellanza tra Spagna e Italia. Possiamo oggi essere orgogliosi delle nostre relazioni bilaterali. Abbiamo fatto molto, ma deve essere soltanto il prologo di quello che ci rimane da vivere. In questo mondo sempre più complesso e competitivo, la nostra sensibilità mediterranea è sempre più fondamentale. La nostra politica estera deve basarsi sui nostri principi e sulla nostra volontà di lavorare per un futuro migliore per tutti” dice Re Felipe VI in un passaggio del suo intervento pronunciato a Camere riunite nell’Aula di Montecitorio.“Entrando avevo una consapevolezza, non è così comune poter accedere a questa tribuna. È impressionante questa vista, vedere da qua cosa significa parlare all’amato popolo italiano attraverso i loro rappresentanti. È un privilegio accordato a pochi capi di Stato, se ho questo onore è perché la Spagna considera l’Italia non solo un Paese amico ma fratello, la stessa cosa che l’Italia pensa della Spagna” ha proseguito il sovrano spagnolo. Qualche parola “nella bellissima lingua italiana”“Permettetemi di provare a dire qualche parole nella bellissima lingua italiana”, per “esprimere la mia gratitudine al presidente Sergio Mattarella per il suo invito e la continua stima e attenzione nei confronti della regina e miei”, ha poi aggiunto re Felipe VI nell’intervento, pronunciato in italiano per una parte, alla Camera. Il re ha ringraziato Mattarella “per la sensibilità verso la Spagna, per aver sempre trovato nel presidente della Repubblica i consigli. Lo sapete meglio di me”, lui “è un punto di riferimento per l’Italia e gli italiani, nonché per molti capi di Stato tra cui ci sono io” ha aggiunto. “Italia e Spagna unite da un impegno forte per il multilateralismo”“Un nostro punto di forza comune è la nostra ferrea dimensione euroatlantica, condividiamo la visione di una regione euro atlantica libera, pacifica e sicura” ha puntualizzato Felipe VI, ricordando che “Italia e Spagna sono unite da un impegno forte per il multilateralismo, per un ordine mondiale basato su principi che hanno le loro radici nella carta delle Nazioni unite. Siamo due Paesi che hanno una chiara consapevolezza del passato, in particolare del fatto che c’è un passato che non deve e non può ripetersi neanche per scherzo” ha scandito ancora il sovrano di Madrid.“Qualsiasi attacco” all’Unifil, “indipendentemente da dove arrivi, costituisce una gravissima violazione del diritto internazionale umanitario”, ha detto ancora il re di Spagna. In quella regione “chiediamo un cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e la possibilità di accedere agli aiuti umanitari” ha aggiunto, mettendo in guardia: “in Medioriente rinasce una spirale di violenza, i nostri Paesi seguono da vicino quello che sta avvenendo in quella regione”. “Abbiamo il dovere di continuare a sostenere lo sforzo degli ucraini per una pace giusta” ha poi ricordato, in riferimento all’altro grande teatro di guerra in corso. Felipe cita De Gasperi: “Questa è la nostra identità europea”Re Felipe VI nell’Aula della Camera ha citato “Alcide de Gasperi: il futuro si può costruire solo con l’applicazione metodica del metodo democratico e con il rispetto della libertà”, una “identità costruita su un metodo preciso, paziente, democratico e costruttivo. Questa è la nostra identità europea” ha scandito. “Non dimentichiamo il buon senso e cito Manzoni quando nei Promessi Sposi diceva ‘Avanti con giudizio’. Dinnanzi a tutti voi, rappresentanti di un popolo fratello, esprimo il convincimento che Spagna e Italia continueranno a lavorare insieme, in cammini non sempre facili”, ha detto parlando dell’integrazione europea.“Spagna e Italia condividono la priorità di sostenere e sviluppare flussi migratori sicuri e regolari. In quanto europei”, l’obiettivo è “trattare i migranti in modo dignitoso. Il Mediterraneo è uno spazio aperto, prospero, pacifico e sostenibile. La speranza ha qui le sue radici”.Nel continente africano ci sono tanti problemi, dalla “siccità” al “terrorismo” fino alle “fragilità istituzionali”, ha ricordato il re di Spagna. “Dobbiamo comprendere quali potenzialità possiede l’Africa, una ricchezza chiave per nostro futuro”, “nella prossima conferenza internazionale a Siviglia si parlerà” proprio “di come aiutare l’Africa” ha aggiunto Felipe VI. E ringrazia gli ex premier Draghi e Letta“Non ci sono sfide e minacce che giustifichino il fatto di allontanarci dal nostro cammino europeo. Il prezzo che pagherebbe la nostra stessa civiltà sarebbe un prezzo estremamente alto. Continuiamo a mantenere i contatti permanenti per conservare la solidarietà, come avvenuto con il Next Generetion Ue. La nuova Commissione deve orientare l’Unione verso il futuro, occorre garantire la competitività globale e scommettere su un nuovo mercato interno”, ha ribadito il sovrano di Madrid, citando “i rapporti Draghi e Letta”, che “saranno due degli importanti bagagli che porteremo con noi. Cogliamo l’occasione per ringraziare questi due grandi italiani per il loro impegno e per la loro visione strategica”
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