Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english Giorgia Meloni torna a polemizzare sul rilascio del torturatore libico Almasri, riaccompagnato a Tripoli con un volo di Stato, e sulla comunicazione di avvio indagine aperta su di lei. La tesi è che un’indagine sulla presidente del Consiglio danneggia tutto il Paese e che i “magistrati politicizzati” invadono la sfera del governo.Tesi che vengono confutate dall’Anm: “I magistrati non fanno politica, sarebbe auspicabile che i politici non provassero a sostituirsi ai magistrati, lasciando loro il compito istituzionale di esaminare e valutare gli atti processuali senza impropri condizionamenti”, dice il segretario generale dell’associazione Salvatore Casciaro. Fonti qualificate assicurano che l’esecutivo non ha posto il segreto di Stato sulla vicenda del libico, il che implica che i ministri potranno riferire in Parlamento. l presidente del M5s, Giuseppe Conte (Ansa) Le dichiarazioni di Giorgia Meloni ottengono il risultato di compattare non solo la maggioranza ma anche le opposizioni. “Meloni continua a scappare, dovrebbe riferire al paese nelle sedi istituzionali e non ai propri follower”, attacca la leader del Pd Elly Schlein. “Il danno d’immagine – dice il presidente M5S Giuseppe Conte – è avere fatto la scelta politica di sfregiare la legalità internazionale imbarcando su un volo di Stato, a nostre spese, un criminale con accuse anche per stupri a bambini di 5 anni”. Francesco Boccia (rainews) “Trovo molto grave che la presidente del Consiglio trovi il tempo di parlare, a modo suo, della vicenda Almasri nei video o iniziative pubbliche come quella organizzata da Nicola Porro a Milano ma non senta la necessità da capo del governo di venirne a parlare in Parlamento”. È evidente – dice Francesco Boccia dal Pd – che nei video e a ‘la ripartenza’ si può fare propaganda, non dire la verità e parlare solo dell’iscrizione nel registro degli indagati di pezzi del suo governo per attaccare la magistratura. Evidente ma scorretto. Perché in Parlamento forse sarebbe costretta a dire la verità e a rispondere sul piano politico delle scelta, che il suo governo ha fatto, di riconsegnare alla Libia un criminale nei confronti del quale era stato spiccato un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale”. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein (ANSA) A tarda sera torna a occuparsi della vicenda la segretaria del Pd che valuta come le dichiarazioni della presidente del Consiglio è come se volessero allontanare dalla discussione principale: “La vicenda giudiziaria non ci compete, noi abbiamo contestato la responsabilità politica della scelta del governo, quella di liberare Almasri”. “Devono chiarire quello che è accaduto. Questo attacco ai giudici è un altro modo per spostare l’attenzione”. Ed è quello che pensa anche Italia Viva: “La vicenda giudiziaria va tenuta distante dalla riflessione politica. L’opposizione faccia attenzione a non cadere nel tranello di Giorgia Meloni. Che è quello di aver orchestrato una operazione politico -comunicativa, imbastendo uno scontro permanente tra politica e magistratura, con l’effetto di non discutere più del caso Almasri”. Dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato. “Noi vogliamo entrare nel merito – spiega Borghi – perché’ questo signore è stato liberato? Se è una questione di sicurezza nazionale, come ha detto Meloni contraddicendo la sua prima versione che attribuiva alla magistratura la responsabilità della liberazione, o se l’Italia è più sicura con Almasri in galera o a tripoli ad organizzare sbarchi illegali. Sono argomenti importanti di cui è giusto discutere. Ma se i ministri, anziché venire in parlamento, scappano e si nascondono, finisce tutto in cavalleria”. Enrico Borghi (LaPresse) Riccardo Magi di +Europa valuta invece proprio la posizione di Meloni rispetto alla giustizia e alle decisioni autonome della magistratura. “Indagarla è un danno alla nazione? Siamo ai deliri di onnipotenza di una premier che si sente al di sopra della legge e che continua a fuggire dalle proprie responsabilità pur di non ammettere che è sotto ricatto della Libia e per questo ha fatto riaccompagnare a casa un noto torturatore come Almasri”. E come le altre opposizioni torna a chiedere la presenza del capo del governo in Parlamento. “Quello è il luogo della democrazia, che Meloni sta piegando ogni giorno di più”. Angelo Bonelli, Alleanza Verdi Sinistra (rainews.it) Per Bonelli di AVS “le parole della presidente Meloni sul caso Almasri sono inaccettabili. Questo governo mente pur di coprire le proprie responsabilità. Meloni attacca i giudici per coprire la nefandezza compiuta: la liberazione di un criminale ricercato dalla corte penale internazionale. Nel mandato di arresto emesso dalla CPI si descrive un quadro agghiacciante: detenuti torturati, stupri sistematici su donne e bambini, omicidi di massa nel carcere di Mittiga a Tripoli”.
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