Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english “Abbiamo vinto”, è un coro quello dei deputati di Forza Italia dopo l’approvazione del disegno di legge costituzionale sulla riforma della giustizia che sancisce la separazione delle carriere tra giudici e pm. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è sull’uscio dell’aula di Montecitorio. Lo hanno placcato colleghi e colleghe per un selfie ricordo, per il centrodestra il Guardasigilli è l’eroe del giorno. Nordio si mette in posa accanto ai tre relatori: Simona Bordonali (Lega), Francesco Michelotti (FdI) e Nazario Pagano (Fi). Si aggiungono il viceministro Francesco Paolo Sisto, Alessandro Cattaneo, la sottosegretaria Matilde Cusano: per Forza Italia, come sintetizza Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è una vittoria.Nordio: “Il sogno di Berlusconi? È anche il mio”Oggi si realizza un sogno di Silvio Berlusconi? “Si realizzerà quando approveremo la riforma definitivamente”, dice Sisto. “Entro luglio”, si sbilancia il ministro della Giustizia. Berlusconi sarebbe orgoglioso. “Mica solo lui- ribatte Nordio- trent’anni fa sono stato il primo a scriverne. Il sogno è anche il mio”. Carlo Nordio solo qualche ora prima aveva detto: “Non è scritto da nessuna parte che il pubblico ministero, con la separazione da noi disegnata, sarà sottomessa al potere politico. Anzi, not in my name, non avverrà mai nel mio nome. Anzi, la riforma costituzionale che noi proponiamo è di una semplicità elementare, c’è scritto tutto, l’indipendenza della magistratura giudicante e requirente è inserita nella proposta di riforma: tutto il resto, come direbbe Shakespeare, è silenzio”.La riforma modifica il Titolo IV della Costituzione con l’obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti e vengono previsti due distinti organi di autogoverno, il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente. Il disegno di legge, che venne presentato dal governo a Montecitorio a metà giugno dello scorso anno, incassa 174 voti favorevoli, 92 contrari e 5 astenuti. Oltre alla maggioranza, hanno votato a favore Azione e Più Europa mentre Italia viva si è astenuta in quanto, pur concordando con la ratio della riforma, ha espresso contrarietà sul sistema del sorteggio per i componenti laici e togati dei due Csm. Hanno votato contro invece Pd, M5s e Avs.Calderone (FI): La magistratura si limiti ad applicare le leggi, non scendere in piazza”Sia chiaro a tutti – dice il deputato di Forza Italia Tommaso Antonino Calderone nella dichiarazione di voto al ddl costituzionale sulla riforma della giustizia- con questo Governo, con questa maggioranza, le leggi le scrive il Parlamento! La magistratura si deve limitare ad applicarle, non scendere in piazza con le magliette! Non le compete. Applichino la legge, perché poi il cittadino la deve osservare la legge”.Quello di oggi è solo il primo passo del disegno di legge: innanzitutto dovrà passare l’esame del Senato e se ci saranno modifiche altesto ritornare a Montecitorio. Essendo una riforma costituzionale occorreranno però quattro letture conformi da parte dei due rami del Parlamento. E poiché difficilmente i voti favorevoli nelle ultime due letture saranno pari alla maggioranza di due terzi, si andrà quasi certamente al referendum confermativo.Sul piede di guerra è scesa da tempo la stessa associazione dei magistrati: il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, non esclude lo sciopero proprio contro la riforma delle separazioni delle carriere: “È una delle opzioni”, ha detto nei giorni scorsi: “Il percorso della riforma costituzionale è lungo, vedremo se e quando farlo, ma non è per niente escluso”.Per l’opposizione il percorso del governo è chiaro e coerente: sta costruendo un sistema autoritario e privo di controlli: dall’eliminazione del reato di abuso d’ufficio, al ridimensionamento delle norme anticorruzione, all’indebolimento della Corte dei Conti.Bonelli (AVS): Il governo punta a una svolta autoritaria”Questa deriva autoritaria si ispira al modello ungherese e mira a costruire un’Italia in cui la magistratura risponda al potere esecutivo, l’informazione sia imbavagliata e le libertà individuali gravemente compromesse”. Così Angelo Bonelli, deputato di Avs, in dichiarazione di voto – “Gli attacchi del governo contro i magistrati sono gravissimi. Ricordiamo il caso della giudice Silvia Albano, messa alla gogna sui social da Matteo Salvini e ora costretta a vivere sotto scorta. La realtà è che questo governo sta costruendo un sistema disuguale e autoritario che favorisce i potenti e penalizza i più deboli”, aggiunge.Serracchiani (PD): La riforma indebolisce la magistratura “Si dice che la riforma serva per limitare lo strapotere del Pm nel processo. Ebbene, cosi come scritta determinerà esattamente il contrario. Indebolimento dell’ordine giudiziario e rafforzamento del pm che, già dotato di un proprio apparato di polizia giudiziaria, avrà anche di un proprio CSM con cui si autogovernerà. Non era meglio occuparsi del sovraffollamento delle carceri, o del processo telematico penale che non funziona, o del piano strategico delle assunzioni per il sistema giustizia ormai al collasso per evitare che le udienze vangano fissate al 2030? O delle richieste di maggiori investimenti che i giudici chiedono per fare le indagini sempre più complesse e combattere la criminalità organizzata? Questi sono i problemi che interessano i cittadini e gli operatori del diritto.” Così la deputata democratica e responsabile nazionale Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto.
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