Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english L’ex presidente catalano Carles Puigdemont ha assicurato di essere già tornato nella sua casa di Waterloo, in Belgio, dopo la breve apparizione a un evento a Barcellona e la sua successiva fuga, e ha denunciato un’ondata “repressiva” scatenata a suo avviso dal ministro dell’Interno spagnolo, Joan Ignasi Elena, e dal commissario capo dei Mossos d’Esquadra, Eduard Sallent. “Oggi sono a Waterloo dopo alcuni giorni estremamente difficili – ha scritto sul suo profilo X – Dobbiamo analizzare la situazione politica e mettere in prospettiva le ragioni profonde dell’operazione che ha reso possibile quanto accaduto ieri”. È stata una vera e propria caccia all’uomo quella scatenata dai Mossos de Esquadra, al leader separatista Carles Puidgemont, dopo il rientro in Catalogna dal suo esilio in Belgio. L’occasione era la formazione del nuovo governo locale di Barcellona, per la prima volta in 13 anni a guida socialista e non indipendentista, assetto che l’ex presidente della Generalitat sta cercando in tutti i modi di ostacolare. Motivo principale per cui l’esponente catalano rischia di essere arrestato è legato alla legge di amnistia per tutti coloro che sono stati accusati di ribellione e che hanno promosso il referendum del 2017; la legge, nel caso di Puidgemont, non si applicherebbe (ed è oltretutto il cuore del compromesso che ha permesso la nascita dell’ultimo governo Sanchez).Il responsabile dell’Interno della Catalogna, Joan Ignasi Elena, e i vertici dei Mossos hanno annunciato una conferenza stampa per illustrare l’operazione (poi fallita), allestita ieri con blocchi stradali agli accessi a Barcellona e code e ingorghi che l’hanno resa impraticabile. Da quello che è emerso, intanto, pare che Carles Puigdemont abbia trascorso due notti in Spagna prima di rivolgersi in pubblico ai suoi sostenitori con un breve discorso e poi sparire tra la folla. A confermarlo è stato il segretario di Junts nella stessa intervista citata più sopra. Turull ha detto di essere rimasto al fianco dell’ex presidente della Generalitat dalla serata di martedì fino a ieri, quando i due si sono salutati nel sud della Francia, dopo aver attraversato la frontiera spagnola. Puidgemont, ha quindi assicurato, si è diretto verso Waterloo, in Belgio.Sempre secondo Turull, l’ex leader indipendentista ha valutato varie possibilità nella mattinata di ieri: aveva portato con sé effetti personali, prevedendo un possibile arresto in Parlamento, dove era intenzionato ad andare dopo essersi rivolto ai suoi sostenitori. Ma il dispiegamento di forze dell’ordine era tale da impedirgli di raggiungere la sede dell’assemblea. Carles Puidgemont ieri a Barcellona (Davide Bonaldo/SOPA Images/LightRocket via Getty Images) Quanto alla scelta di Puidgemont di rimettersi in fuga, per Turull, lo avrebbe fatto per i Mossos d’Esquadra, “per rispetto per i Mossos, non ha voluto dare l’immagine del suo arresto”. In altre parole, secondo la spiegazione fornita, il leader avrebbe deciso di risparmiare agli agenti – che erano obbligati ad arrestarlo se lo avessero individuato – la fotografia dell’arresto di un ex presidente della Generalitat.Turull ha infine negato che Puigdemont si sia camuffato sotto un cappello di paglia prima di salire sull’auto con cui è fuggito. E non ha voluto fornire ulteriori dettagli su come l’esponente di Junts sia riuscito a scappare davanti a migliaia di persone e con le telecamere puntate addosso.
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