Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english “Hanno ragione Zaia e De Luca”. Sul terzo mandato ai governatori e anche ai sindaci delle grandi città arriva l’appoggio del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che si schiera con il governatore della Lega e con quello del Pd favorevoli a candidarsi per un terzo mandato tra le polemiche, le divisioni della politica e i limiti della legge. Il primo cittadino di Milano non sembra disdegnare un terzo mandato anche per sé, qualora la legge dovesse consentirlo, anche se rimane cauto – e cita un film su James Bond di cui è cultore: “Never say never again, Mai dire mai”.  Vincenzo De Luca nella sede del Consiglio Regionale della Campania, Napoli, 5 novembre 2024 (Ansa) L’Italia, questo il ragionamento, è l’unico Paese in Europa ad avere questo limite a eccezione del Portogallo: “noi dobbiamo sempre essere speciali?” E a chi osserva che ci potrebbe essere una eccessiva concentrazione di poteri, replica che ci sono “i Consigli comunali, quello regionale, gli organismi di controllo, i giudici, la Corte dei conti e poi c’è il supremo controllore che è l’elettore”. Quindi: “ha ragione Zaia quando dice che non prende lezioni da chi sta 30 anni in Parlamento”. Quello del terzo mandato ai governatori è un tema che infiamma il dibattito politico. Se il sindaco di Milano si schiera con i governatori, Elly Schlein, la segretaria del Pd, uno dei partiti che sostiene Sala a Milano, ha chiuso le porte al terzo mandato dicendo che il partito è contrario e che punta a costruire una alternativa in Campania. Ma anche il giudizio di Schlein sembra più una sorta di pre-giudizio nei confronti del governatore campano. Il rapporto con De Luca non è tra i più sereni e il no sembra essenzialmente mirato a garantire il rinnovamento in Campania. Sarebbe difficile esprimersi con un no altrettanto secco su un nuovo mandato all’attuale sindaco di Milano. Luca Zaia, Presidente del Veneto (ansa) Sul fronte delle città, nel 2024 è stato abolito il limite del numero dei mandati per i comuni piccoli mentre è stato portato da due a tre per quelli tra 5 e 15mila abitanti. Quindi al momento per legge Beppe Sala non potrebbe ricandidarsi nel 2027, quando si voterà per le comunali, nonostante il suo “mai dire mai”. Non tutti però sarebbero contenti all’idea di un Sala-ter, anche nella sua maggioranza. Come il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, spesso critico con la giunta: “Senza rancore e con leggerezza, nel caso di una sua terza ricandidatura, io lavorerei con passione a una lista alternativa ambientalista e di sinistra”, ha detto dopo le dichiarazioni del sindaco di Milano. 

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