Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english Prima il crollo delle borse asiatiche – e per la giapponese è il peggiore della sua storia – poi quello delle europee. E’ una giornata nera per gli investitori internazionali, che temono l’escalation del conflitto in Medio Oriente e, soprattutto, la possibile recessione economica negli Stati Uniti: giovedì il dato deludente sulla manifattura ha dato il via ai ribassi, oggi l’attesa è per l’indice sui servizi che sarà diffuso nel pomeriggio e potrebbe aggravare il rosso dei mercati. Milano in questo momento è la peggiore, affonda di circa 3 punti percentuali, ma registrano perdite superiori al 2% anche Londra, Francoforte e Madrid. A Piazza Affari nessun titolo ha il segno + davanti. Pesano il settore delle banche e dell’energia: Unicredit e Intesa Sanpaolo cedono oltre il 3%, Eni ed Enel più del 2%. Tokyo ha invece chiuso una seduta da dimenticare: – 12,4% colpita dalle molte vendite per prese di profitto, con gli investitori stranieri che si sono ritirati in massa. Più contenuti i cali delle borse cinesi: Shanghai e Hong Kong sono scese dell’1,5%, ma già si muovevano sui minimi degli ultimi cinque mesi. In questo quadro, scende il prezzo del petrolio: il brent europeo è scambiato a 75,4 dollari al barile.

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