Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english I mossos de esquadra, la polizia della Catalogna, dà la caccia a Carles Puidgemont, l’ex presidente della Generalitat de Catalunya, rientrato oggi in Spagna dal Belgio per impedire lo svolgimento del voto d’investitura al nuovo governo socialista nel Parlamento di Barcellona e per far pressione sulle autorità affinché applichino la nuova legge di amnistia, votata da governo Sanchez in cambio dell’ok dei movimenti nazionalisti a dare il loro assenso alla nascita dell’esecutivo di Madrid, a novembre scorso. Legge di amnistia che metterebbe al riparo da azioni legali i leader indipendentisti, compreso Puidgemont, ma che per la Corte suprema non si applicherebbe al suo caso. Verte intorno a questo punto, infatti, la complessa situazione politica, giudiziaria, di ordine pubblico e giuridica creata dal rientro in patria del contestato ex presidente catalano. L’operazione Gabbia, prima attivata poi sospesa per i disagi al traffico. Arrestato un agente per presunta complicitàL’operazione “Gabbia”, organizzata per l’eclatante cattura di Puidgemont, è iniziata stamane con posti di blocco all’uscita di Barcellona: gli agenti hanno cercato in ogni modo l’auto sulla quale viaggiava l’ex presidente della Generalitat, ma le operazioni si sono estese a tutta la Catalogna, con posti di blocco su tutte le autostrade di accesso alla Comunità autonoma. Operazione che tuttavia, comunicano ora le autorità, è stata sospesa: il dispositivo di polizia ha provocato code e rallentamenti in diversi punti della rete stradale. Al momento, non ci sono notizie certe su dove si trovi l’ex governatore. Secondo l’agenzia Efe, gli inquirenti ipotizzano che, per permettergli di fuggire, siano stati utilizzati due veicoli e non escludono ulteriori arresti di persone che avrebbero collaborato con lui in tal senso, dopo quello di un agente avvenuto nelle scorse ore. Il breve discorso, poi Puidgemont scompare tra la follaMattina ad alta tensione politica, quindi, a Barcellona, dove il leader di Junts è riapparso davanti ai suoi sostenitori fuori dal Parlamento catalano ed è salito sul palco in presenza di quasi 3500 persone. “Nonostante tutti gli sforzi per farci del male, sono venuto qui oggi per ricordare loro che siamo ancora qui e che non dobbiamo arrenderci”, ha detto Puigdemont alla folla. “Viva la Catalogna libera!” ha poi arringato.Dopo aver concluso il discorso, è sceso dal palco, teoricamente per partecipare a una marcia organizzata dal suo partito. Ma è subito scomparso tra la folla mentre un gruppo di legislatori entrava nell’edificio, sigillato e circondato da agenti di polizia. Perché la legge sull’amnistia non si applicherebbe a luiIl 1° luglio scorso, il Tribunale Supremo spagnolo ha negato la concessione dell’amnistia a Puigdemont per le azioni a favore dell’indipendenza, stabilendo che la legge per l’amnistia ai leader indipendentisti, approvata dalle Cortes di Madrid a maggio, non si applica a uno dei reati di cui è accusato: l’appropriazione indebita di fondi pubblici. Pertanto Puigdemont, che non può più contare sull’immunità da europarlamentare, è ancora ricercato dalla giustizia spagnola e potrebbe essere arrestato. L’accusa di ribellione e la fuga in BelgioPuigdemont era stato denunciato per ribellione, sedizione e appropriazione indebita dopo la dichiarazione di indipendenza della Catalogna dalla Spagna il 27 ottobre 2017, in seguito al referendum celebrato all’inizio dello stesso mese e dichiarato illegale dalla Corte costituzionale di Madrid. In applicazione dell’articolo 155 della Costituzione da parte dell’allora premier Mariano Rajoy, la Catalogna venne commissariata e Puigdemont destituito con tutto il suo governo. Il leader separatista evitò l’arresto rifugiandosi in Belgio, dove è vissuto per gran parte degli ultimi anni con 4 consiglieri. “Non viviamo in condizioni democratiche normali”“In condizioni democratiche normali, non avrebbe senso che un deputato come me annunciasse la sua intenzione di partecipare alla sessione, non avrebbe importanza” aveva dichiarato in un video pubblicato su X. “Ma non viviamo in condizioni democratiche normali” ha continuato il leader catalano, riferendosi al suo caso e a quello di un altro deputato pro-indipendenza. “In primo luogo, perchè stiamo affrontando un lungo periodo di persecuzione, per aver permesso ai catalani di votare in un referendum. In secondo luogo, perchè la Corte Suprema si rifiuta di obbedire alla legge di amnistia, che è stata approvata ed è in vigore. Questa sfida deve essere raccolta e affrontata. Per questo abbiamo intrapreso la strada del ritorno dall’esilio” ha aggiunto l’ex presidente della Generalitat.Scommessa rischiosa, quella di Puidgemont, ma lui ha dichiarato più volte che sarebbe tornato in patria “costi quel che costi”. Il politico indipendentista ha inoltre chiesto al premier spagnolo Sanchez di evitare un arresto a suo dire “illegale”. Perchè l’arresto metterebbe in difficoltà le trattative sul governo catalanoUn gesto così sorprendente, di fatto, metterebbe in difficoltà sia i Socialisti catalani sia i loro possibili alleati di Erc, che hanno governato la regione con Junts per Catalunya fino a ottobre 2022. Del resto, non è la prima volta che Puigdemont prospetta un suo ritorno in Spagna, ma ora il contesto politico è cambiato: il suo intento è cercare di far saltare un accordo per il governo di Barcellona tra il Partito socialista catalano (Psc), vincitore delle elezioni regionali dello scorso 12 maggio, ed Esquerra Republicana (Erc), il partito indipendentista di centrosinistra, suo necessario alleato per raggiungere la maggioranza in aula.Le trattative politiche, ormai in fase avanzata, prevedono che i Socialisti, in cambio dell’elezione di Salvador Illa come presidente della Comunità autonoma, concedano una maggiore autonomia fiscale. A questo punto, serve solo il voto di fiducia delle componenti del Parlamento regionale. Ma se il nuovo governo catalano non otterrà la fiducia entro il 26 agosto, per legge andranno convocate nuove elezioni entro il 13 ottobre. In tal caso, il partito di Puidgemont potrebbe ottenere maggiori consensi.

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