Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english Sul caso dei presunti abusi in questura a Brescia denunciati da manifestanti, le perquisizioni sono state svolte “in piena regolarità: mi dispiace comunque se qualcuno si è sentito offeso”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al programma ‘Dritto e rovescio’ in onda stasera su Rete 4. “Ho condiviso – aggiunge – con il capo della Polizia il pensiero che noi dobbiamo rafforzare l’indicazione agli operatori che queste pratiche, che hanno una loro sensibilità, siano caratterizzate da una proporzionalità ed adeguatezza agli scenari che si presentano”.Sulla vicenda, informa il ministro, “ho chiesto una relazione che mi è stata consegnata. Al di là di come è stata rappresentata e dell’impressione che può fare, si tratta di una pratica operativa che in determinate circostanze è consentita e anche prescritta. Non è altro che una variante delle pratiche di perquisizione, che peraltro vengono fatte da personale femminile sulle donne. Se qualcuno si è sentito offeso sono il primo ad esserne rammaricato e dispiaciuto”.  Ma tutto, sottolinea, “si è svolto nella piena regolarità. Tutto parte dal fatto che se uno si presta all’operazione richiesta non fa sì che ci siano perquisizioni forzate. Non era comunque intenzione degli operatori ledere sensibilità”. Che cosa è successoDalla manifestazione del 13 gennaio alla fabbrica Leonardo alle denunce delle attivisteIl 13 gennaio circa quaranta persone legate ai gruppi “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera”, hanno bloccato l’ingresso della Leonardo a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” era lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione degli attivisti con l’obiettivo di “attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedevano la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina. In risposta alla manifestazione, l’intervento degli agenti e poi le denunce.La denuncia e la ricostruzione del gruppo ambientalista ‘Exinction Rebellion”Dopo oltre sette ore di fermo in Questura, sono state rilasciate le 23 persone di ‘Exinction Rebellion’, ‘Palestina Libera’ e ‘Ultima Generazione’ che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia – si legge sulla pagina social dell’associazione -. Apprendiamo con dolore che molte delle persone socialmente identificate come donne sono state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe, trattamento non riservato invece alle persone di sesso maschile. Tutte le persone sono state denunciate arbitrariamente per reati pretestuosi e altre espulse da Brescia con dei fogli di via obbligatori”. 

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