Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english La Lega come gli Stati Uniti. Il Carroccio come Washington. Dopo che il neo presidente Usa, Donald Trump, ha firmato l’ordine esecutivo che ritira l’America dall’Organizzazione mondiale della sanità, anche il partito di Matteo Salvini chiede a gran voce che l’Italia abbandoni l’Oms. La proposta è giunta durante una conferenza stampa organizzata alla Sala Salvadori della Camera dei Deputati a cui hanno preso parte il deputato della Lega, Alberto Bagnai, presidente della commissione Enti gestori, vicepresidente della commissione Finanze e responsabile del dipartimento Economia del partito, il senatore Claudio Borghi, capogruppo Lega in commissione Bilancio, e il professor Roy De Vita, primario di Chirurgia plastica e ricostruttiva all’Istituto Nazionale dei Tumori ‘Regina Elena’ di Roma. “Abbiamo già depositato un emendamento in Senato al Milleproroghe -ha spiegato Borghi- che, qualora venisse accettato in quanto valido, consentirebbe l’uscita immediata del nostro Paese dall’Oms. Sappiamo che su queste cose è opportuno avere un dibattito. Oggi abbiamo depositato un disegno di legge, faremo di tutto perché venga calendarizzato al più presto e confidiamo che anche da parte degli alleati ci sia condivisione, anche da parte delle forze che si sono sempre spinte a dire che dobbiamo essere atlantisti a tutti i costi. Mi sembra sia il caso di essere atlantisti anche questa volta. Non si può esserlo solo quando dicono cose di sinistra”. L’accusa della Lega:”È uno stipendificio”Il senatore Claudio Borghi, capogruppo Lega in commissione Bilancio, a margine della conferenza stampa della Lega organizzata proprio per aprire il dibattito sull’argomento ha dichiarato che l’organizzazione più che aiutare il mondo “è un centro di potere slegato da qualsiasi interesse nazionale” ed è diventata “una specie di megafono delle multinazionali del farmaco” e “di Bill Gates”.Secondo il Carroccio i soldi che l’Italia versa all’Oms – circa 100 milioni – dovrebbero essere utilizzati per il Ssn o per finanziare la ricerca in iniziative per l’Africa. “Se lo stesso contributo che noi diamo all’Oms lo portiamo direttamente in Africa, magari tramite i nostri contingenti che in questo momento sono nel Niger, di sicuro – incalza Borghi – il contributo per i bisognosi sarebbe moltiplicato per 10 perché almeno non si foraggiano tutti gli stipendi di gente che ha come stipendio medio 140mila euro netti”

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