Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english Sono tanti i temi sul tavolo allestito ad AlUla, città gioiello archeologico e patrimonio dell’Unesco. Dopo la visita a Gedda, la premier Giorgia Meloni incontrerà Mohamed bin Salman così da rafforzare con un partenariato strategico le relazioni tra Italia e Arabia Saudita. Il bilaterale fra la presidente del Consiglio e il principe ereditario – momento clou sarà la dichiarazione congiunta – sarà focalizzato sul Medio Oriente, sulla fragile situazione che l’intesa tra Arabia Saudita e Israele potrebbe ribaltare, l’incognita Iran, gli impegni sul nucleare, su Gaza e il conflitto israelo-palestinese, con la necessità – notano le stesse fonti – di consolidare il cessate il fuoco, aumentare l’assistenza umanitaria alla popolazione civile e rilanciare un processo politico verso la soluzione dei due stati. E ancora nell’incontro tra i due si parlerà della stabilizzazione del Libano, le sfide per la ricostruzione della Siria, si affronterà la situazione nello Yemen e il Mar Rosso, dove Riyad è da anni in guerra contro gli Houthi. Un’area che vede, tra gli altri, impegnata anche la Marina Italiana con la missione Eunavfor Aspides a “difesa della libertà di navigazione”. Nell’incontro i due affronteranno il conflitto Ucraina-Russia dove, secondo Roma, i paesi del Golfo Persico potrebbero avere un ruolo decisivo per arrivare a una pace equa e duratura. Mohammed bin Salman (Ansa) C’è di più nell’incontro tra Meloni e bin Salman. Al seguito della premier sarà presente una delegazione di società partecipate e imprese italiane. Tra gli altri ci sarà l’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani – che un anno fa ha siglato un memorandum di intesa con l’Arabia Saudita per la collaborazione nell’aerospazio e difesa – ora impegnato a definire un accordo in materia di elicotteri. Altri accordi riguarderanno la mobilità sostenibile, la cooperazione energetica, lo sport e la tutela del patrimonio culturale e archeologico. Alcune delle intese, spiegano fonti italiane, riguarderanno la collaborazione in scenari di interesse comune, a partire dal continente africano, nella cornice del piano Mattei. Interessi cresciuti negli anni, da quando fu siglata la storica firma di un Trattato bilaterale di amicizia. Ad oggi c’è tanta Italia in Arabia Saudita, a cominciare dal premiato “Maraya Concert Hall”: l’edificio a specchi più grande al mondo che si trova proprio ad AlUla. Il gigantesco cubo da 9.740 metri quadrati è un simbolo dell’interscambio commerciale, cui ha partecipato uno studio di progettazione di Milano, in un posto che è stato crocevia di scambi culturali per millenni. Per non parlare della nuova Neom, città in fase di costruzione tanto voluta da bin Salman, che vede tra gli altri impegnata l’azienda italiana Webuild. La stessa impegnata nella realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. In questo contesto, anche la filiera del design e dell’arredamento italiana guarda all’Arabia Saudita come un’opportunità unica. 

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