Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english Negli ultimi anni, in attesa della fine del mercato tutelato dell’Energia, più volte rinviata e resa effettiva dal 1° luglio 2024, la scelta degli utenti di passare al mercato libero ha subito un’accelerazione rispetto al trend più contenuto fino al 2018. Parallelamente all’aumento delle utenze, nel mercato libero sembra essere cresciuto anche il numero dei disservizi tra gestori e nuovi clienti.  Prendendo in considerazione i dati di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, riferiti al 2023, rilasciati con il puntuale aggiornamento mensile, l’associazione Consumerismo no profit sottolinea, infatti, un aumento dei disservizi e degli errori di fatturazione nel mercato libero. Caro bollette luce e gas (Ansa) Rispetto al 2022, a fronte di un incremento di un punto percentuale sulle attività di switching, ovvero dei consumatori finali che hanno cambiato almeno una volta fornitore nel corso dell’anno, aumentano enormemente le percentuali di reclami, conciliazione e richieste di informazioni.Per quanto riguarda le forniture di energia elettrica sono quasi 6 milioni le famiglie che hanno cambiato fornitore almeno una volta, mentre per il gas ammontano a poco meno di 2,5 milioni, pari rispettivamente al 18,9% e il 14,6% del totale dei clienti domestici. A fronte di questi cambi di fornitore, i reclami verso le società di vendita hanno una lieve flessione rispetto al 2022 (-2,64%), tuttavia aumentano le chiamate al call center dello sportello del consumatore (+24%),  procedure speciali informative (+7%),  le domande di conciliazione (+36%) e procedure speciali risolutive (+40%).Analizzando i dati per tipo di mercato, si rileva che il 78,77% dei reclami, l’80,96% delle rettifiche di fatturazione, il 47,36% delle rettifiche di doppia fatturazione e l’82,65% delle richieste di informazioni si riferiscono a clienti del mercato libero.Si evidenziano anche 2,8 milioni di indennizzi automatici erogati principalmente a fronte di ritardate risposte al reclamo.L’Associazione Consumerismo no profit, attraverso il Coordinatore dello Sportello Energia, avverte che in un’ottica di completa liberalizzazione del mercato non possono esserci disagi cosi notevoli per i consumatori finali. Seppure i numeri rappresentano una percentuale contenuta del numero complessivo dei consumatori finali, riteniamo che dei servizi essenziali, come la luce e il gas, devono essere garantiti ai massimi standard, motivo per cui occorre vigilanza ma soprattutto alta formazione all’interno delle aziende.

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