Summarize this content to 2000 words in 6 paragraphs in english È il giorno del tradizionale King’s Speech, il Discorso del Re, in occasione della riapertura del Parlamento di Westminster per una nuova legislatura, a meno di due settimane dalle elezioni parlamentari che hanno fatto tornare al governo i laburisti, dopo 14 anni di potere Tory. AFP Re Carlo III e la Regina Camilla al Parlamento di Westminster Tra i temi, crescita economica e antiterrorismo contro l’immigrazione“Garantire la crescita economica sarà una missione fondamentale. Il mio governo cercherà una nuova partnership sia con le imprese che con i lavoratori e aiuterà il Paese a superare le recenti sfide legate al costo della vita, dando priorità alla creazione di ricchezza per tutte le comunità” ha detto, tra le prime cose, re Carlo III, leggendo il discorso programmatico del governo.In seguito, la costituzione di una forza di coordinamento di polizia in grado di usare i poteri dell’antiterrorismo per contrastare “l’immigrazione illegale”, già annunciata dal governo, è stata formalizzata tra le iniziative programmatiche lette dal sovrano. Fra gli altri punti, il rafforzamento dell’indipendenza dell’organo di controllo sui conti di bilancio, degli impegni del Regno verso la Nato e per l’aumento delle spese militari, oltre che per il rilancio delle infrastrutture. Reset nelle relazioni con l’Unione europea, incrollabile l’impegno nella Nato“Il mio governo – ha proseguito poi Carlo – cercherà un reset nelle relazioni con i partner europei e lavorerà per migliorare il rapporto commerciale e di investimento del Regno Unito con l’Unione europea. I miei ministri cercheranno un nuovo patto di sicurezza per rafforzare la cooperazione sulle minacce reciproche affrontate dal Regno Unito e dall’Unione europea”. L’esecutivo, ha spiegato ancora re Carlo, “continuerà a dare pieno sostegno all’Ucraina” mentre il suo impegno nei confronti della Nato resterà “incrollabile”. AFP Londra, Re Carlo III e la Regina Camilla al Parlamento – 17 luglio 2024 La prima volta di Carlo dalla diagnosi di cancroLa cerimonia solenne, che inaugura formalmente il nuovo anno parlamentare, a Camere riunite, prevede quindi la lettura del programma d’intenti che l’esecutivo vuole promuovere, affidandone la lettura al sovrano regnante in qualità di capo dello Stato.Stando alle anticipazioni fatte ieri dal neopremier Keir Starmer, i contenuti prevedono un “pacchetto” di 35 iniziative di legge, elencato solo per titoli, per “togliere il freno” al Regno Unito e cercare di rendere concrete le promesse di rilancio della crescita dell’economia e di ricostruzione della società, ribadite dopo la vittoria elettorale del 4 luglio scorso.Un evento abituale, quello di oggi, ma segnato da due elementi di novità: il fatto che, come si diceva più sopra, si tratta del primo programma di un governo laburista da tre lustri a questa parte; e il fatto di essere il primo Speech parlamentare letto da Re Carlo, con la regina Camilla al fianco (nel giorno del suo 77esimo compleanno), dopo l’annuncio della diagnosi di cancro del gennaio scorso. ap Re Carlo III e la regina Camilla Le altre leggi previste nel pacchetto elencato nel discorso del reTra le leggi in cantiere, poche in meno del record di 38 dell’anno 2022, spiccano una nuova iniziativa contro l’immigrazione illegale, norme per il rilancio dell’edilizia residenziale con obiettivi vincolanti, per i diritti dei lavoratori, su una più stringente regolamentazione del calcio e per facilitare (dal 2029) la rinazionalizzazione delle ferrovie alla scadenza delle licenze attribuite negli ultimi decenni a quei gestori privati che non rispettino i contratti di servizio. Gestori privati che non sono visti di buon occhio da larghissimi strati dell’opinione pubblica, sondaggi alla mano (motivo dei frequenti e paralizzanti scioperi che negli ultimi anni hanno investito le ferrovie del Regno). Alberto Pezzali / POOL / AFP Rishi Sunak e Kier Starmer Starmer dopo il King’s Speech: siamo l’alternativa al populismo Le prime iniziative del programma laburista per il prossimo anno, contenute nel King’s Speech affidato oggi alla lettura di re Carlo, sono in linea con l’obiettivo di “mettere fine al caos di 14 anni di governi Tory e di tornare” ad un’era di “servizio pubblico”. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer, nel dibattito alla Camera dei Comuni seguito di qualche ora alla cerimonia del Discorso del Re. Il nuovo esecutivo intende resistere “al fascino velenoso del populismo” e di coloro che pretendono di offrire “soluzioni facili” a problemi complessi, ha proseguito Starmer, fra gli applausi dei banchi di maggioranza, evocando invece l’alternativa di un programma “paziente e serio di ricostruzione” del Paese: in grado, nelle sue parole, di “togliere il freno” al rilancio della crescita economica del Regno e di migliorare gradualmente “la vita di milioni di persone”. È iniziato “il cammino di rinnovamento nazionale”, assicura Starmer, “metteremo fine al caos” Tory, “fisseremo le fondamenta del Paese e toglieremo il freno alla Gran Bretagna”, ha ribadito fra gli applausi dei suoi: “Quello di oggi è un altro passo verso la ricostruzione”.Sunak attacca su economia e migrantiL’ex premier Tory, Rishi Sunak, investito ora dei panni di capo dell’opposizione dopo il tracollo elettorale del 4 luglio e in attesa della scelta di un nuovo leader per il suo partito, ha sfidato in particolare il successore sui temi dell’economia e dell’immigrazione illegale: centrali nei piani dell’esecutivo entrante come di quello precedente.Sulla prima questione, ha rivendicato al suo ex governo risultati migliori rispetto a quelli rinfacciatigli da Starmer in campagna elettorale, sottolineando il dato odierno sull’inflazione entro la soglia del 2% fissata dalla Bank of England; e ha avvertito che l’impegno elettorale dei laburisti a non innalzare le tasse sul lavoro andrà messo alla prova senza alibi in un contesto economico a suo dire ormai stabilizzato. Mentre sull’immigrazione ha messo in dubbio la promessa del successore di riportarla sotto controllo attraverso una riforma degli apparati di sicurezza interni e senza strumenti come il piano Ruanda. Comunque – ha concluso – “noi conservatori siamo prima di tutto dei patrioti” e non possiamo che augurare successo all’attuale governo per il bene del paese.

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